Luca Rigoldi è una persona diretta, schietta, sincera. E’ un ragazzo con le idee chiare su come dovrebbe essere il pugilato, anche a livello organizzativo. Insomma, sono stati trenta minuti di puro piacere, nell’ascoltarlo e nel sentirlo ragionare. Un ragazzo giovane (26 anni), che ama il pugilato e che, con enormi sacrifici è riuscito ad arrivare al titolo di campione europeo (EBU) dei pesi gallo. Un onore, quindi, poterci parlare, ed ancora di più sapere che, in virtù dell’enorme stima ed amicizia che lo lega ai maestri della Pugilistica Rodigina, Luca sarà presente in Luglio ad Albarella, in occasione delle sessioni di boxe in isola.
Gli inizi di Luca Rigoldi
“Ho approcciato al pugilato a 16 anni, nel 2008. Giocavo a calcio prima e anche con ottimi risultati, mi serviva un altro sport come valvola di sfogo“. La madre lo accompagna in una palestra di boxe, ed è amore a prima vista. “Mio padre non era contento, anzi, il contrario. Oggi è con me sempre ed ovunque vada, ma al tempo non era felice della mia scelta”. Una scelta che, per altro, Luca Rigoldi compie con la testa. Gli chiedo come mai avesse scelto proprio la boxe come valvola di sfogo e la risposta (per un sedicenne) mi sorprende, per maturità e cultura sportiva. “Volevo uno sport da combattimento che fosse bello da vedere, elegante e maestoso allo stesso tempo. E poi volevo che facesse parte del gotha degli sport che si fregiano di essere discipline olimpiche. Nulla come la boxe racchiude tutto questo”.
Un ragazzo con le idee chiare, non c’è che dire. E mette emozione sentirlo parlare, perchè traspare tutto l’amore e il sacrificio che sta dietro i suoi risultati. “All’inizio è mia madre ha dare il benestare, con la parola che non combattessi prima della maggiore età. Questo però non si è verificato perchè nel 2009 ho combattuto il mio primo incontro”. Disputa 49 match da dilettante puntando man mano a sfidare avversari di valore per poter migliorare la propria boxe.
Il titolo europeo
Luca esordisce da pro a Ferrara in un match contro un pugile di casa Duran. In un incontro dato pari ma che, secondo molti, il pugile vicentino ha ampiamente dominato. Firma subito per la Loreni Boxe e disputa 10 incontri in un anno (che per un professionista sono tanti e che vince tutti). Perde l’incontro per il titolo italiano contro Parrinello e, nonostante la sconfitta reputa ancora la scelta migliore quella di disputarlo. “Non sono un cultore dello score immacolato. Mi piace pensare che ogni incontro possa e debba migliorarmi, come uno e come pugile. Per cui ho sempre sperato in avversari che fossero bravi quanto e più di me. E’ li che credo ci si misura davvero”. Si prende comunque il titolo italiano contro Iuliano Gallo e subito dopo ha l’occasione di disputare l’incontro per il titolo dell’Unione Europea nuovamente contro Parrinello.
Nonostante molti non fossero favorevoli a che lui combattesse, l’incontro si fa. E Luca porta a casa il titolo. Lo scorso anno, a Novembre, gli viene proposto di combattere per il titolo dei supergallo EBU. In Francia, a sfavore di ogni pronostico. Luca accetta e porta a casa l’ambito titolo. “Arrivi ad un certo punto e non trovi più niente di facile”. Difende il titolo in Aprile, a Brescia, e vince ancora una volta. Lo aspetta, in Settembre, una nuova difesa, contro Oleksandr Yegorov, scuola Ucraina.
Combatterà a casa, a Schio. Poi spera capiti la giusta occasione che gli possa finalmente permettere di lavorare solo come pugile professionista senza dover fare altro. Noi gli staremo accanto e siamo sicuri che se tenderà un pochino le orecchie, potrà sentire anche le nostre urla di incitamento.
Tutte le foto sono prese dal profilo Facebook di Luca Rigoldi ed appartengono a lui o ai fotografi che le hanno scattate.